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Procura |
Identificativo Linzi062 |
Datazione 1451 gennaio 14 |
Regesto Il giovane Giovanni pittore figlio di magister Simone Francigena barbiere e cerusico abitante a Spilimbergo nomina suo procuratore il genitore Simone in ogni sua lite, e specialmente nel richiedere la restituzione di certi suoi beni in Venezia o altrove. |
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Procura |
Identificativo Linzi031 |
Datazione 1390 gennaio 11 |
Regesto Uliana del fu Bartolomeo da Forgaria moglie di Domenico de Colle, col consenso del marito, nomina il fratello prete Nicolò del fu Bartolomeo da Forgaria suo procuratore onde far valere e riscuotere i legati disposti in favore di lei dal defunto fratello Andrea, che abitava a Spilimbergo. |
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Procura |
Identificativo Linzi054 |
Datazione 1443 giugno 20 |
Regesto Simone barbiere medico, agendo a nome di Biagio barbiere del fu Giacomo Gomba da Spilimbergo donatario del defunto fratello Giovanni Antonio barbiere, così come a nome della moglie Vegnuda del fu Giacomo Gomba e di donna Elena del fu Agostino, nomina certi procuratori al fine di recuperare parte dell’eredità di detto Giovanni Antonio Gomba. |
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Procura per la manumissione di un servo |
Identificativo Linzi010 |
Datazione 1360 marzo 27 |
Regesto Poiché il nobile Nicolussio del fu Odorico di Aviano era stato assegnato da Galvano di Maniago quale nunzio per offrire all’altare maggiore di S. Maria di Aquileia il servo Antonio di Zanfurgnino da Maniago, ora egli nomina a sua volta un procuratore per eseguire tale manumissione. |
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Promessa di pagamento |
Identificativo Linzi029 |
Datazione 1386 agosto 5 |
Regesto Comello del fu Domenico Bacani da Carpacco abitante a Barbeano promette di pagare a Andrea del fu Bartolomeo da Forgaria abitante a Spilimbergo ventitre lire di soldi e mezza entro il giorno di S. Michele per due vacche da lui ricevute. Si costituisce suo fideiussore il fratello Nicolò, anch’egli abitante a Barbeano. |
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Promessa di pagamento |
Identificativo Linzi064 |
Datazione 1453 luglio 2 |
Regesto Nicolò calzolaio da Cisterna, detto “Cisternin”, abitante a Spilimbergo si riconosce debitore verso Valentino del Chos e Nicolò pediferator del fu Giovanni Spilis da Istrago, entrambi abitanti a Spilimbergo e agenti in qualità di camerari della fraterna di S. Giovanni Eremita di Spilimbergo, della somma di centosei lire di soldi, che egli deve restituire dal tempo in cui era stato a sua volta cameraro di detta fraterna: si impegna perciò a corrispondervi ogni anno la somma di dieci lire, sino all’estinzione del debito. |
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Promessa di pagamento |
Identificativo Linzi020 |
Datazione 1379 gennaio 10 |
Regesto […] del fu Martino de Trivisana ora abitante a […] promette di pagare a [Andrea] del fu Bartolomeo da Forgaria abitante a Spilimbergo sette orne di buon vino, e ciò al prezzo di quattro lire l’orna. |
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Promessa di pagamento |
Identificativo Linzi090 |
Datazione 1481 aprile 14 |
Regesto Donna Dorotea vedova del nobile ser Giovanni Daniele de Gregoriis da Pordenone nel proprio testamento aveva lasciato un certo terreno al monastero di S. Francesco di Pordenone, affinché vi si facesse celebrare il suo anniversario. In seguito però tale terreno era stato oggetto di transazioni da parte degli eredi della testatrice, perciò ora detti eredi promettono a frate Giovanni Antonio da Udine guardiano del monastero e a frate Giorgio da Udine maestro di teologia il pagamento di un certo livello gravante su detto terreno. |
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Promessa di pagamento |
Identificativo Linzi017 |
Datazione 1375 maggio 5 |
Regesto Basegliano del fu Domenigutto da Vivaro promette di pagare a Andrea del fu Bartolomeo da Forgaria abitante a Spilimbergo, entro il prossimo giorno di S. Michele, quattro staia di segale e due staia di sorgo nella misura di Spilimbergo, che ha già effettivamente da lui ricevuto. |
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Promessa di pagamento |
Identificativo Linzi096 |
Datazione 1490 aprile 26 |
Regesto I fratelli Domenico, Menuto e Nicolò del fu Daniele di Luca da Vidulis promettono di pagare a Giacomo serarius da Spilimbergo, agente come priore dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, e a ser Sigismondo aromatarius da Mantova abitante a Spilimbergo, cameraro dello stesso ospedale, la somma di cento cinquantotto lire di soldi a saldo di certi affitti o censi insoluti dovuti all’ospedale, ovvero sei staia e mezza di frumento, quattro staia e mezzo di miglio, otto staia di avena, una spalla di maiale, e varie somme di denaro: detti fratelli pagheranno ogni anno all’ospedale la somma di quattro ducati, sino all’estinzione del debito. |
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Quietanza |
Identificativo Linzi242 |
Datazione 1592 aprile 20 |
Regesto Congregata la vicinia della villa di S. Giorgio, il podestà Giovanni del fu Daniele Giassi e i giurati Francesco del fu Giovanni di Marco da Aurava e Giovanni del fu Bernardino Vacili da S. Giorgio dichiarano di avere ricevuto da Francesco del fu ser Pietro da Sesto cittadino di Spilimbergo la somma di dodici ducati a saldo del livello da lui acquistato con instrumento del 14 aprile 1592. |
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Quietanza |
Identificativo Linzi069 |
Datazione 1459 gennaio 24 |
Regesto Domenico seraturarius del fu Giovanni seraturarius da S. Daniele era debitore verso Giovanni calzolaio del fu Biagio da Faedis, abitante a Udine, della somma di dieci marche di soldi per la dote assegnata alla sorella Leonarda, moglie di detto Giovanni. Avendo effettivamente percepito tale somma, Giovanni ne accusa ricevuta in qualità di procuratore della moglie. |
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Remissione |
Identificativo Linzi167 |
Datazione 1529 ottobre 9 |
Regesto Giusto del fu Lorenzo da Ovoledo, massaro della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, rinuncia nelle mani dei camerari un certo terreno che egli ha lavorato, apportandovi migliorie di cui non pretende ulteriore compenso, dichiarandosi tacito e contento. |
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Rendiconto dei camerari |
Identificativo Linzi051 |
Datazione 1436 marzo 15 |
Regesto Rendiconto dell’amministrazione di Daniele Miutini e Marcucio […] camerari [dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo ?] per l’anno 1429-1430: viene specificato quanto vino è stato fornito ai sacerdoti e quanto denaro è stato ricavato dagli affitti. |
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Rinuncia |
Identificativo Linzi055 |
Datazione 1443 novembre 29 |
Regesto Ser Nicolò [del fu Odorico da Cosa] rinuncia al suo mandato di procuratore per certe liti riguardanti alcuni abitanti di Spilimbergo. |
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Rinuncia di un manso |
Identificativo Linzi073 |
Datazione 1466 novembre 15 |
Regesto Serafino, anche a nome del fratello Giacomo Filippo, rinuncia in mani di ser Radivussio un manso da essi abitato, sito nelle pertinenze di Barbeano. Nello stesso giorno, ser Radivussio affitta tale manso a Giovanni Barazet. |
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Sentenza |
Identificativo Linzi177 |
Datazione 1533 giugno 11 |
Regesto Sentenza di Vincenzo Rubeo vicario del luogotenente Nicolò Mocenigo nella lite vertente tra il nobile Battistino di Zoppola e la fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, forse riguardante un diritto di transito. |
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Sentenza |
Identificativo Linzi120 |
Datazione 1508 settembre 12 |
Regesto Dinanzi a ser Orfeo vice podestà di Spilimbergo, in giudizio insieme ai giurati Antonio aromatario del fu Pietro cimatore, ser Nicolò aromatario e Pietro Dandoli calzolaio, compaiono Paolo calzolaio cameraro dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo e ser Anceloto notaio di Spilimbergo, i quali citano ser Giovanni Cisternini, in qualità di erede del defunto ser Tommaso suo fratello: poiché nel testamento disposto da Barbara, madre di ser Giovanni e ser Tommaso, vi era un legato di tre quarte di frumento, e poiché l’ospedale attende da due anni il pagamento della quota già spettante al defunto ser Tommaso, ora ser Giovanni Cisternini accetta di pagare entrambe le quote. |
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Sentenza |
Identificativo Linzi104 |
Datazione 1501 marzo 30 |
Regesto Dinanzi a ser Simone di Giovanni Cechuti gastaldo di Castelnovo sedente in giudizio con i giurati di Castelnovo, Travesio e Lestans compaiono Odorico del fu Antonio mugnaio da Travesio, in qualità di procuratore della chiesa di S. Maria di Travesio, e Pietro de Rivo Albo e Angelo del fu Albo da Castelnovo, riferendo della querela mossa dalla chiesa di S. Maria contro detti Pietro e Angelo per il taglio di una pianta di castagno su un terreno della chiesa in località Bidonza, nelle pertinenze di Travesio. Udite le deposizioni dei testimoni, il giudice stabilisce che l’albero si trovava effettivamente entro i confini della chiesa, condannando Pietro e Angelo alla pena prevista e al pagamento delle spese processuali. |
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Sentenza arbitrale |
Identificativo Linzi173 |
Datazione 1531 agosto 7 |
Regesto Prete Polidoro e il nobile Edoardo dei consorti di Spilimbergo, arbitri e eletti dalle parti nella lite tra Daniele calzolaio e consorti da una parte, e Giovanni della Buitta, come priore, e ser Gerardo Gaia e Battistutta del fu Giacomo muratore, come camerari, dall’altra, circa l’elezione del priore e dei camerari della fraterna, sentenziano e stabiliscono che tale elezione sia da ritenersi regolare. |
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