|
Manumissione di un servo |
Identificativo Linzi002 |
Datazione [1327 agosto] 24 |
Regesto Documento riguardante la manumissione di Pellegrino del fu Ottonello detto “Valputta”, servo di masnada dei signori di Maniago. |
|
|
|
|
|
Manumissione di un servo |
Identificativo Linzi003 |
Datazione 1335 febbraio 4 |
Regesto Poiché i fratelli W[olvino] e [Galvano] del fu Olvrado di Maniago, agendo anche a nome del nipote Usbaldo del fu Al[merico], avevano manomesso il servo Pellegrino del fu Ottonello detto “Walputta”, ora Usbaldo ratifica tale affrancazione. |
|
|
|
|
|
Manumissione di un servo |
Identificativo Linzi005 |
Datazione 1351 ottobre 26 |
Regesto Galvano signore di Maniago, anche a nome del nipote Usbaldo, per amor di Dio e in remissione dei suoi peccati manomette il servo Pellegrino del fu “Gualputo” ed i suoi discendenti: egli promette di non richiedere altro e di non ostacolare in alcun modo la loro libertà, sotto pena di duecento lire. |
|
|
|
|
|
Manumissione di un servo |
Identificativo Linzi034 |
Datazione 1391 maggio 15 |
Regesto Costituitosi personalmente, [Antonio del fu Marcello da Fagagna], procuratore dei nobili Giovanni e […] figli del fu Gu[…], in segno di liberazione e affrancazione presenta sull’altare di S. Maria Maggiore di Aquileia Andrea del fu Nicolò […] da Faedis abitante a Udine. |
|
|
|
|
|
Manumissione di un servo |
Identificativo Linzi004 |
Datazione Sec. XIV (1350 ca.) |
Regesto Si tratta probabilmente di una ratifica da parte di Usbaldo di Maniago circa la precedente affrancazione del servo Pellegrino del fu Ottonello detto “Valputta”. |
|
|
|
|
|
Manumissione di una serva |
Identificativo Linzi028 |
Datazione 1385 luglio 10 |
Regesto La nobildonna Subetta del fu Corrado di Ungrispach moglie di Francesco di Guecello Coradina di Maniago, memore dei benefici ricevuti dagli sposi Diolaiuti e Spicia e dalla loro figlia Bitussa, sua ancella e serva di masnada, decide di manomettere e liberare detta Bitussa dal giogo della servitù offrendola all’altare della chiesa di Aquileia. |
|
|
|
|
|
Pagamento di un debito |
Identificativo Linzi047 |
Datazione 1424 dicembre 9 |
Regesto Lorenzo de Montanea del fu Ubertino da Piacenza ottiene da Giacomo del fu ser Bonaldo da Montereale, garante nei confronti del fratello Bartolomeo, il pagamento di un debito di dieci ducati contratto da detto Bartolomeo per l’acquisto di alcune vacche, oltre al risarcimento dei danni e delle spese processuali. |
|
|
|
|
|
Patti dotali |
Identificativo Linzi065 |
Datazione 1453 ottobre 10 |
Regesto I fratelli Domenico e Antonio del fu Giovanni seraturarius da S. Daniele promettono di dare in moglie la sorella Elena a Domenico del fu Domenico di Pers, assegnandole in dote un letto con coperte di fustagno e lenzuola e altro, una cassapanca in noce, due vestititi, due pellicce, ghirlande o fasce per l’ornamento del capo, un’altra veste decorata con bottoni; Domenico, da parte sua, la riceverà in moglie donandole una cintura d’argento dorato del valore di quattro ducati e un anello. |
|
|
|
|
|
Patti dotali |
Identificativo Linzi045 |
Datazione 1422 giugno 15 |
Regesto Giovanni Claviger assegna in dote a donna Sabbata, sua futura moglie, la somma di dodici ducati; i patti prevedono che, in caso di morte del coniuge senza discendenti, Sabbata debba ricevere tre ducati; se invece fosse la moglie a decedere senza prole, al marito spetterebbero due ducati. |
|
|
|
|
|
Patti dotali |
Identificativo Linzi057 |
Datazione 1448 gennaio 7 |
Regesto Domenico seraturarius del fu Giovanni seraturarius da S. Daniele, agente anche a nome dei fratelli minori Antonio, Giacomo e Andrea, assegna in dote alla sorella Leonarda dieci marche di soldi da consegnarsi entro dieci anni, oltre al corredo costituito da un baule, un letto nuovo di fustagno, una coltre, una veste riccamente ornata d’argento e dorata, una veste di biritino, un gabbano e altri oggetti di vestiario in lino, mentre il futuro marito, Giovanni calzolaio del fu Biagio da Faedis abitante a Udine, le promette la somma di dodici marche e una cintura d’argento dorato del valore di cinque marche di soldi. |
|
|
|
|
|
Patti dotali |
Identificativo Linzi006 |
Datazione 1352 maggio [...] |
Regesto I fratelli Enrico, Giovanni, Casmanno e Mattia del fu Utussio da S. Vito promettono di dare in moglie la sorella Uliana a Nicolò di Paolo detto “Grallo” da Spilimbergo entro il prossimo giorno di S. Michele, assegnandole una dote di venti marche di soldi da pagarsi in quattro rate annuali dopo la celebrazione del matrimonio, e due indumenti foderati di pelliccia di volpe. I patti prevedono che, se Uliana premorisse al marito senza lasciare prole, detto Nicolussio potrà tenere per sé solamente dieci soldi grossi, restituendo il resto della dote; se invece il marito le premorisse senza prole, Uliana terrà per sé la dote e riceverà quindici soldi grossi tolti dai beni del marito; se invece Uliana avrà dei figli ma vorrà risposarsi, o vivere da sola, dopo la morte del marito, potrà usufruire della dote quale vitalizio, da spartirsi poi tra gli eredi. |
|
|
|
|
|
Permuta |
Identificativo Linzi021 |
Datazione 1379 febbraio 17 |
Regesto Poiché il defunto notaio Nicolò Balisterii da Udine nel suo testamento aveva stabilito garantire la restituzione del morgengabe e delle dismontadure della moglie donna Benedetta, figlia di ser Enrico del Tor da Spilimbergo, obbligando una decima da esigersi nella villa di Nogaredo, ora donna Elisabetta e suo figlio Tommaso hanno concordato di permutare detta decima con una braida sita nel territorio di Spilimbergo, in località “Royal”, appartenente a Morando di ser Mattiussio di Ragogna abitante a Spilimbergo. |
|
|
|
|
|
Permuta |
Identificativo Linzi106 |
Datazione 1502 novembre 14 |
Regesto Il nobile Antonio del fu Simone dei consorti di Zoppola permuta certi suoi terreni siti nelle pertinenze di Zoppola con la fraterna di S. Giovanni di Spilimbergo. |
|
|
|
|
|
Permuta |
Identificativo Linzi122 |
Datazione 1509 febbraio 21 |
Regesto Paolo Carli priore della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, con il consenso dei camerari e del consiglio, cede in permuta a ser Antonio Benzono aromatario da Spilimbergo una casa sita a Spilimbergo, in località Broilutio, confinante con la casa dello stesso ser Antonio, con la casa di Daniele Soiana dalla parte inferiore, la fovea calzinariorum e la via pubblica. In cambio ser Antonio cede all’ospedale un livello di due staia di frumento, che egli pagherà ogni anno il giorno dell’Assunzione di S. Maria su una sua casa sita a Spilimbergo, in Borgo nuovo, confinante con la casa di ser Giorgio da Crema, l’orto dello stesso ser Antonio, e le vie pubbliche da due lati. Il giorno 18 febbraio 1510, nel palazzo patriarcale di Portogruaro, Giovanni Battista de Mello vicario generale di Concordia, su richiesta della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, approva e certifica che tale permuta è avvenuta nell’interesse della fraterna. |
|
|
|
|
|
Permuta |
Identificativo Linzi134 |
Datazione 1518 giugno 15 |
Regesto Il nobile Agostino del fu Tommaso dei consorti di Spilimbergo cede in permuta a Giovanni Leonardo barbiere del fu Bernardino barbiere, priore dell’ospedale di S. Giovanni Battista, a Colò serario de Cimatoribus e a Stefano di Sebastiano Spilisii da Spilimbergo, camerari dell’ospedale, e a prete Battista cappellano dello stesso ospedale, un pezzo di terra arata e in parte piantata con viti e alberi, sita nelle pertinenze di Spilimbergo, ricevendone in cambio quattro orti di proprietà dell’ospedale, siti in quelle stesse pertinenze, due dei quali erano stati affittati al defunto nobile Giacomo, fratello di Agostino. Il successivo 30 novembre, nella sacristia di S. Maria di Spilimbergo, il nobile Agostino presenta al notaio un breve scritto sigillato, contenente una lettera del vescovo di Caserta datata Roma, 18 agosto 1518. Infine, il primo dicembre 1518 avviene la ratifica della permuta; i pezzi di terra ricevuti in permuta dal nobile Agostino, già appartenuti all’ospedale di S. Giovanni Battista e alla chiesa di S. Croce di Baseglia, sono posti in località Tavella e in località Prope et extra Castrum Spilimbergi. |
|
|
|
|
|
Procura |
Identificativo Linzi039 |
Datazione 1413 ottobre 7 |
Regesto Donna Pasina del fu ser Nascio de Papis da Bergamo vedova del maestro Giacomo de Brugnis da Bergamo nomina suo procuratore Giovanni del fu Pasquale da Belluno per richiedere certi beni appartenuti al marito, già gastaldo, o massario, della scuola di Spilimbergo. |
|
|
|
|
|
Procura |
Identificativo Linzi056 |
Datazione 1444 maggio 9 |
Regesto […] del fu Giovanni abitante a Spilimbergo, in qualità di procuratore di Biagio Gomba barbiere da Spilimbergo, nomina a sua volta un procuratore al fine di recuperare l’eredità del defunto Giovanni Antonio barbiere, abitante a Candia, fratello di detto Biagio. |
|
|
|
|
|
Procura |
Identificativo Linzi092 |
Datazione 1484 aprile 24 |
Regesto Domenico claviger del fu Giovanni serarius da S. Daniele, cassando un precedente atto di procura verso il nipote Battista del fu ser Nicolò Iuliani da Latisana, nomina ora suo procuratore frate Nicolò dell’Ordine di S. Spirito, figlio del fu Giovanni da Faedis, anch’egli suo nipote, al fine di far valere certi suoi diritti sull’eredità del defunto Pellegrino del fu Pizul da Spilimbergo. |
|
|
|
|
|
Procura |
Identificativo Linzi068 |
Datazione 1458 dicembre 1 |
Regesto Donna Francesca, in qualità di erede del defunto marito Giovanni spadaio da Udine, nomina suo procuratore ser Giovanni notaio del fu ser Giacomo sarto da Fagagna, abitante a Udine, al fine di riscuotere una certa somma dovutale da magister Lorenzo de Piamonte per una certa quantità di panno che costui aveva ricevuto dal defunto Giovanni spadaio. |
|
|
|
|
|
Procura |
Identificativo Linzi049 |
Datazione 1427 luglio 12 |
Regesto Alberto del fu ser Guido dela Sale da Padova nomina sua procuratrice donna […..] del fu Giovanni Pancuti da Porcia abitante a S. Daniele, vedova di detto ser Guido suo padre, al fine di vendere una certa sua casa coperta di tegole sita nel castello di S. Vito. |
|
|
|
|
|