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Testamento |
Identificativo Linzi206 |
Datazione 1556 agosto 3 |
Regesto Nicolò del fu Giovanni Zenar da Spilimbergo detta il proprio testamento e dispone un legato di due quarte di frumento in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista, da pagarsi sulla sua casa sita in Borgo nuovo, confinante con le androne da due parti, con la casa degli eredi di Stefano Spilisii a mezzogiorno, e con la casa degli eredi di Giacomo Cudiella verso monte; e ciò affinché si facciano celebrare due messe per il suo anniversario, dando sei soldi a ogni prete officiante. Infine, nomina suo erede universale il genero ser Matteo del fu ser Domenico de Fontanellis, marito di sua figlia Agnese, confermando quanto disposto al tempo delle loro nozze, come risulta da uno scritto del notaio ser Partenio Cisternini. In caso di morte di tutti i discendenti, l’eredità passerà all’ospedale di S. Giovanni Battista.
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Testamento |
Identificativo Linzi038 |
Datazione 1409 febbraio 5 |
Regesto Donna Palma vedova del fu Uberto da Spilimbergo, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo. Tra le altre cose, lascia alla fraterna di S. Giovanni di Spilimbergo, una sua decima da riscuotersi in Basaldella., a patto che essa non richieda il miero d’olio che i suoi antenati erano soliti pagare alla chiesa. Infine nomina sua erede la chiesa di S. Maria di Spilimbergo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi185 |
Datazione 1540 febbraio 21 |
Regesto Domenico del fu Lorenzo Gidus da Pinzano, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della chiesa di S. Martino di Pinzano, nel tumulo dei suoi avi, oppure presso S. Maria di Spilimbergo. Lascia alla chiesa dell’ospedale di S. Giovanni Battista un suo pezzo di terra arativa con piante di viti e alberi sito nelle pertinenze di Pinzano, in località detta In tal Sider, purché la fraterna dia tre lire di soldi a Leonardo del fu Bortolussio suo fratello. Infine, egli nomina suo erede universale lo stesso Leonardo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi091 |
Datazione 1482 giugno 2 |
Regesto Donna Colotta del fu Francesco [Gros] da Spilimbergo vedova del fu Lorenzo di Nicolò de Thesis, essendo malata, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, alla cui chiesa dona semel tantum una certa quantità di frumento. Lascia a Orsola del fu Odorico da Spilimbergo una pelliccia che lei aveva ricevuto dalla defunta Maria madre del fu ser Marco da Castelnuovo cancelliere di Spilimbergo, e il piumino del suo letto; lascia a Dorotea da Castelnuovo moglie di Antonio armentario da Valeriano, abitante a Spilimbergo, inserviente in casa della testatrice, un’altra sua pelliccia; lascia a prete Amico cappellano in S. Maria di Spilimbergo un letto con una coltre; lascia poi al nipote Salvatore fabbro del fu Cristoforo de la Curta abitante a Spilimbergo la sua casa, a condizione che egli paghi il livello annuo dovuto ai signori di Spilimbergo per detta casa, faccia celebrare l’anniversario della testatrice con quattro messe, e riservi una camera per detto prete Amico; dopo la morte del nipote Salvatore, la casa spetterà all’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi194 |
Datazione 1546 agosto 6 |
Regesto Ser Daniele del fu ser Giovanni [de Cimatoribus] da Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto presso la chiesa di S. Maria di Spilimbergo, nel tumulo dei suoi avi. Lascia come legato in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista un affitto di cinque staia di frumento, al fine di contribuire alla dote delle fanciulle povere; inoltre dispone un altro legato di uno staio di frumento, come sopra, affinché si facciano celebrare ogni anno due messe per il suo anniversario. Infine, nomina suoi eredi universali i figli Giovanni e Giuseppe. |
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Testamento |
Identificativo Linzi046 |
Datazione 1424 settembre 7 |
Regesto Antonio del fu Enrico Cirotini da Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolto nel cimitero accanto alla chiesa di S. Maria di Spilimbergo, entro la tomba paterna. A detta chiesa di S. Maria lascia semel tantum mezza marca di soldi, e allo stesso modo lascia quattro lire di soldi ai sacerdoti, affinché preghino per lui; lascia all’ospedale dei Ss. Giovanni e Pantaleone 80 ducati, che verranno tolti dalla sua eredità per l’acquisto di uno stabile, il cui reddito annuale verrà devoluto al sostentamento dei poveri dell’ospedale. Alla sorella Maddalena, moglie di Pietro del fu Francesco de Lava da lascia una sua braida presso Arzenutto di Valvasone, obbligandola a far celebrare l’anniversario del testatore e dei genitori. Infine, egli nomina sua erede universale la moglie Pidrussa del fu ser Francesco da Ragogna, e dopo la sua morte i beni dell’eredità verranno ripartiti tra vari beneficiari, compreso l’ospedale di Spilimbergo. |
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Testamento |
Identificativo Linzi192 |
Datazione 1544 settembre 26 |
Regesto Maddalena del fu Matteo da Spilimbergo, serva (famula) di prete Scipione altarista in S. Maria di Spilimbergo, essendo malata, detta il proprio testamento e dispone un legato di dieci ducati semel tantum in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista, affinché si facciano celebrare ogni anno quattro messe per il suo anniversario. Infine, nomina suo erede universale detto prete Scipione. |
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Testamento |
Identificativo Linzi087 |
Datazione 1479 aprile 18 |
Regesto Donna Sabbata vedova di Giovanni claviger da S. Daniele, molto vecchia, detta il proprio testamento e chiede di esser sepolta presso la chiesa di S. Michele di S. Daniele, nella tomba del marito; chiede che si faccia l’anniversario del defunto suo figlio Antonio con due messe. Lascia al nipote frate Nicolò del fu Giovanni da Faedis i suoi diritti su un campo sito nelle pertinenze di S. Daniele, verso Ragogna, già tenuto a livello dalla nobile Giovanna della Torre. Infine, nomina suoi eredi universali le figlie Caterina moglie di ser Nicolò Iuliani da Latisana e Leonarda vedova del fu Giovanni da Faedis abitante a Udine. |
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Testamento |
Identificativo Linzi117 |
Datazione 1506 agosto 14 |
Regesto Battista del fu Antonio Canciani abitante nel suburbio di Spilimbergo, essendo malato e volendo disporre dei suoi beni terreni affinché essi non pervengano a persone ingrate, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, nel tumulo dei sui antenati. Conferma quanto disposto in un suo precedente testamento, vale a dire un legato di sei quarte di frumento in favore dell’ospedale di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, a patto che si faccia sua memoria con sei messe annuali; lascia una parte di una braida nelle pertinenze di Spilimbergo ai nipoti Antonio, Giovanni, Biagio e Nicolò. Infine, nomina sue eredi in parti uguali Menina, Antonia, Matiussa e Susanna. |
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Testamento |
Identificativo Linzi085 |
Datazione 1477 marzo 27 |
Regesto Michele cestario […] abitante a Venezia in borgo S. Apollinare, figlio del defunto Odorico mercante da Osoppo, detta il proprio testamento al notaio Leonardo Quagliano, e nomina suoi procuratori i figli prete Marco officiante nel castello di Valvasone, in Friuli, e Giacomo cestario abitante a Venezia in borgo S. Apollinare, e il nipote Pietro cestario di Antonio, pure abitante a Venezia. Dispone che il suo corpo venga sepolto nel cimitero di S. Apollinare; inoltre conferma certe sue precedenti cessioni di beni agli eredi, tra le quali ricorda una casa, un orto e due braide nelle pertinenze di Spilimbergo, e altri beni a Osoppo. Infine nomina suoi eredi i figli Giacomo e Pietro ed il nipote Pietro. |
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Testamento |
Identificativo Linzi181 |
Datazione 1538 maggio 11 |
Regesto Simone murario del fu Leonardo di Lucia da Castelnovo abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e chiede di essere sepolto nel cimitero della chiesa di S. Maria di Spilimbergo, accanto alla sepoltura del suocero. Lascia un legato annuo di tre lire di soldi alla chiesa di S. Nicolò di Castelnovo, purché vi si celebrino due messe annue per l’anima sua, della moglie e dei genitori. Al fratello Andrea lascia dieci soldi, nominando sua erede universale la moglie Matiussa del fu Battista di Antonio Canciani de Broilo da Spilimbergo. Infine, egli precisa di aver pagato certi debiti del defunto suocero Battista verso l’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo, verso il nobile Edoardo dei signori di Spilimbergo, Giovanni Daniele di Vincenzo calzolaio, Paolo sarto da Arba abitante a Udine e Simone ebreo da Spilimbergo, e tutto ciò oltre alle spese del vitto del suocero per oltre tre anni. |
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Testamento |
Identificativo Linzi083 |
Datazione 1475 aprile 24 |
Regesto Donna Sulana del fu Culissino da Meduno abitante a Spilimbergo detta il proprio testamento e, tra le altre cose, lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo un suo terreno di circa mezzo iugero sito nelle pertinenze di Sequals, affinché i camerari facciano celebrare ogni anno il suo anniversario con due messe. |
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Testamento |
Identificativo Linzi082 |
Datazione 1475 febbraio 10 |
Regesto Leonardo del fu Candussio sarto da Asio abitante a Spilimbergo, essendo malato, detta il proprio testamento e, tra le altre cose, lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo due quarte di frumento, da pagarsi in perpetuo ogni anno, affinché i camerari facciano celebrare in sua memoria tre messe annuali, per un valore di sei soldi ciascuna. |
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Testamento |
Identificativo Linzi103 |
Datazione 1501 febbraio 6 |
Regesto Giacoma moglie di Giacomo zoppo fabbro del fu Carlo da Spilimbergo, essendo malata, detta il suo testamento e chiede di essere sepolta nel cimitero di S. Maria di Spilimbergo, cui lascia una tovaglia da porre sull’altare del SS. Corpo di Cristo; lascia all’ospedale di S. Giovanni di Spilimbergo due quarte di frumento ogni anno, col patto che i camerari facciano celebrare il suo anniversario con tre messe annue. Infine nomina suo erede universale il marito Giacomo. |
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Vendita all’incanto |
Identificativo Linzi076c |
Datazione 1468 marzo 23 |
Regesto Daniele calzolaio, nunzio del possesso, consegna a Mattia apotecario le proprietà acquistate all’incanto, consegnandogli in mano della terra di tali fondi. |
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Vendita all’incanto |
Identificativo linzi076 |
Datazione 1467 novembre 11 |
Regesto Poiché i signori di Spilimbergo hanno stabilito che vengano poste all’incanto le proprietà di Suino da Spilimbergo, ed essendo risultato vincitore dell’asta ser Mattia apotecario di ser Francesco da Crema abitante a Spilimbergo, il nobile Albertino, agendo anche a nome degli altri consorti signori di Spilimbergo, approva la vendita di detti beni al prezzo di cinquanta ducati e un grosso, assegnando quale nunzio del possesso Daniele calzolaio di Florito. |
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Vendita all’incanto |
Identificativo Linzi076b |
Datazione 1467 novembre 13 |
Regesto I nobili Edoardo, Tommaso, Albertino e Ettore, anche a nome degli altri consorti signori di Spilimbergo, dichiarano di aver ricevuto la somma indicata per la vendita all’incanto dei beni di Suino da Spilimbergo. |
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Vendita all’incanto |
Identificativo Linzi228 |
Datazione 1579 luglio 16 |
Regesto Su istanza di prete Bernardino Fregoneo pievano di Spilimbergo, in esecuzione di una sentenza del podestà di Spilimbergo in favore del pievano e contro ser Luzio Calcaterra chirurgo di Spilimbergo, ovvero dei nipoti Giacomo Gallia e fratelli, viene venduta al pubblico incanto una braida di otto campi nelle pertinenze di Spilimbergo, già appartenuta al defunto Cau sarto da Spilimbergo e poi pervenuta al defunto Biagio Gallia. L’acquirente è Giovanni Battista del fu Troiano Cisternini da Spilimbergo, che paga la somma di cento trentatrè ducati, una lira e otto soldi, parte in contanti, parte francando un livello dovutogli da ser Giuseppe Fregoneo fratello del pievano. Il successivo 1 agosto Giovanni Battista Cisternini paga a prete Bernardino quaranta ducati, quindi il 1 ottobre salda il debito, versandogli altri ventuno ducati. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi112 |
Datazione 1505 dicembre 15 |
Regesto Antonio del fu Zanino Marusi da Tauriano vende per dieci ducati a Paolo del fu Antonio [Caroli] da Spilimbergo, cameraro dell’ospedale di S. Giovanni Battista, la corresponsione di un livello di uno staio di frumento, da pagarsi nel giorno di S. Giacomo del mese di luglio, obbligando a ciò la sua casa, murata e coperta di coppi, sita a Spilimbergo, nel Borgo vecchio, confinante con la casa di [Giovanni della] Martina da Tauriano, con la casa di [Tommaso di Michele] Marusi da Tauriano e con le androne. |
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Vendita di un livello |
Identificativo Linzi198 |
Datazione 1549 dicembre 4 |
Regesto Ser Giovanni Francesco soldato del fu Bernardino barbiere da Brescia abitante a Spilimbergo vende per cinque ducati a Giovanni Antonio del fu Giacomo terebrario e a Sebastiano del fu ser Giovanni da Bergamo, camerari della fraterna di S. Giovanni Battista di Spilimbergo, agenti anche a nome del priore Angelo Barnaba e col consenso dei confratelli ser Zenone de Arnostis e Giovanni Antonio murario, la corresponsione di un livello di due quarte di frumento, da pagarsi nel giorno dell’Assunzione di S. Maria su una sua casa in muratura coperta di tegole, sita in Spilimbergo, in Borgo nuovo, confinante con l’androna a oriente, con un’altra casa del venditore a mezzogiorno, un’altra androna a occidente, e con la casa della fraterna verso monte. |
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